Quanto sei convinto che oltre la tecnica/tattica e la forma fisica, l’atteggiamento è alla base del successo sportivo?Se la risposta è sì, allora puoi andare avanti nella lettura di questo mio articolo.Hai mai fatto attenzione ai pensieri che ti passano per la mente quando stai per allenarti?

L’atteggiamento che assumeremo prima di iniziare a correre, nuotare, pedalare, sciare ecc, farà la vera differenza. La determinante sta nella componente più interna e riflessiva di noi stessi, la mente. Ormai siamo tutti d’accordo nell’asserire che ogni individuo e diverso da un altro.Le eccellenti metodologie di allenamento, basate su evidenze scientifiche, con le quali ci alleniamo, oggi differiscono per filosofia, tipologia, timeing, intensità diverse tra loro ma tutte hanno sempre coinvolto senza dubbio la motivazione, la concentrazione, la gestione dello stress e la focalizzazione. Il profilo mentale nell’allenamento quindi è di fondamentale importanza al fine del conseguimento dell’obiettivo, sicuramente al pari dell’aspetto biochimico e tecnologico. Sicuramente l’argomento non è nuovo, alcuni ne hanno già sentito parlare, altri magari sono del tutto indifferenti, altri invece, colgono l’importanza di questo aspetto e aggiungono quel dettaglio in più che massimizza il risultato del proprio workout.Il mio scopo non è quello di insegnare nulla, ma semplicemente mettere a conoscenza che “l’atteggiamento” può fare la differenza fra un allenamento e basta ed una esperienza che, oltre a stimolare l’organismo nel compiere adattamenti fisiologici al fine della performance, possa anche cambiare il corso di una giornata.Il workout è un lavoro su noi stessi che punta al miglioramento della nostra condizione iniziale, uno svuotamento da ogni pensiero, da ciò che non e utile alla crescita, incrementare le qualità , le attitudini, le competenze e porta a positività utile al miglioramento del percorso verso il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Perchè lo fai?

Non è certo per gli altri, se ti alzi prima di tutti e vai correre per poi andare al lavoro, oppure, dopo una giornata estenuante, trovi il tempo per allenarti quando potresti tranquillamente sdraiarti sul divano ed aspettare che Morfeo ti prenda! No, la motivazione è tua e tua soltanto, può essere anche la pura emozione sincera che si prova nel ricollegarsi al proprio corpo, oppure la soddisfazione di dire a te stesso! Hai visto? Ce l’abbiamo fatta anche oggi! Tendenzialmente l’uomo avverte il bisogno di sentirsi in armonia, utile, amato, stabile, accettato, considerato, gli stati d’animo sono alla base di ogni nostro intento, nell’allenamento soprattutto. Non ci facciamo il mazzo tanto per avere costruito qualche millimetro in più di fibra muscolare sulle braccia o per rientrare nel vecchi vestiti. Quello che ci porta ad essere costanti e a consolidare i risultati sono le emozioni ed il compiacimento intimo che questo tipo di lavoro ci regala.

Chiunque raggiunge i propri obiettivi è alla ricerca di tutte quelle sensazioni di appagamento e soddisfazione subito dopo l’allenamento, l’orgoglio nella scoperta di una nuova consapevolezza più radicata e stabile che il prossimo non può contaminare o destabilizzare. Sicuro e fiero davanti a quelle situazioni anche sociali non espressamente legate all’allenamento, le sensazioni che si provano quando il corpo risponde alle nostra richieste in armonia fra mente e muscolo è impagabile e ti fa capire il motivo per il quale sei lì a sudare e a “MENARE”! Tutto ciò crea nuove connessioni neurali con tutti benefici che esse derivano. Molti atleti d’elite, oggi famosi anche nel cinema, se all’inizio della loro carriera sportiva, avessero fatto sport per denaro, senza dubbio avrebbero smesso quasi subito. L’atleta professionista è concentrato sui suoi obiettivi e l’emozione di raggiungere i propri traguardi lo spinge a superare difficoltà per molti insormontabili. Popolarità e successo sono una conseguenza piacevole, ma non determinante.E’ la mente quindi che ci muove, che ci spinge. E’ un grossolano errore pensare che avere il corretto focus mentale sia solo l’atteggiamento di chi fa sport per professione. L’atteggiamento risulta determinante in palestra come nella vita di tutti i giorni.E’ difficile essere positivi tutti i giorni, molti sedicenti mental coach propongono il pensiero positivo come se fosse la panacea per ogni male e la risultante al successo. Nulla di tutto questo è vero e se ti imbatti in una disgrazia, sai dove mandare il mental coach di turno che incroci per la tua strada. Ciò che invece voglio rendere più coerente ed accettabile proverò a spiegarlo con un esempio.Ti è mai capitato di imbatterti in quelle persone che lamentano che il mondo è contro di loro?Ho un mio amico che giudico fraterno la quale vita sembra essere segnata da mille situazioni bizzarre, si lamenta sempre:“Oggi sono andato dal commercialista e mi ha dato una batosta che ancora devo riprendermi, oltretutto, quando sono ritornato a casa, l’auto ha cominciato a fare un rumore strano “caspita” l’ho comprata 3 mesi fa! Sono entrato in casa e mio figlio aveva la febbre”. Secondo voi, il mio amico avrà voglia di allenarsi?Ecco, la differenza sta tutta lì, perché lui si allena ugualmente e da tutto se stesso in quell’ora

di workout, perché sa che più intensa sarà quella fase ON in quella ripetuta e più risposta ormonale ed enzimatica avrà dal suo fisico e meglio potrà affrontare la serata e la mattina seguente. Se proprio oggi non trovate la motivazione per allenarvi, imparate a pensare agli effetti benefici post workout che riceverete e forse vi allenerete lo stesso. Il punto focale sta nell’allenarsi per rincorrere le emozioni piacevoli che l’allenamento dona e ciò succede sempre ed è GRATIS! Non per gli altri, non per farsi accettare, non per dimostrare qualcosa a qualcuno, ma solo per noi stessi e per le reazioni biochimiche positive che riscopriamo dopo.La sensazione e la salute di un fisico tonico e definito, l’appagamento nel completare un SET di esercizi impegnativo, l’emozione di guardare il cronometro e vedere che rispetto alla settimana scorsa hai migliorato il tuo BEST, questo può dare una spinta inarrestabile.Le emozioni sono, in fondo, la vera essenza della nostra vita.Lo stato d’animo è fondamentale nell’influenzare tutto ciò che succede nella nostra vita e certamente anche in quella dell’allenamento. Vi sarà sicuramente capitato di osservare un particolare periodo di forma, beh, se in quel periodo, in un solo giorno, avete litigato al lavoro, subito un torto o quant’altro, provate ad allenarvi e rimarrete stupiti dalla fatica che farete a fare la metà del consueto. Le emozioni sono anche frutto della biochimica del nostro corpo e siamo quindi noi a provocarle, in risposta ad un impulso esterno. La vera fonte dei nostri stati d’animo e dentro di noi ed e da ricercare anche nel focus mentale.La qualità dell’allenamento sarà quanto più alta, quanto più positivo e propositivo sarà l’atteggiamento assunto. Concentrati su ciò che stai facendo, sicuro e determinato su ciò che vuoi ottenere, non lasciar spazio ad altri pensieri e ricorda che dopo avrai il premio! Risposta ormonale ed enzimatica. La concentrazione deriva dal focus e spesso è più facile crogiolarsi e raccontarsi scuse, probabilmente perché si e molto più orientati a portare la propria attenzione sulle avversità, sugli ostacoli, sui rischi o sul dolore in arrivo.

Per allontanare questi pensieri occorre volersi bene, sostenere lo stato di entusiasmo e sicurezza, concentrarsi sulle proprie risorse, su quelle bellissime e striate gambe che ammiriamo davanti allo specchio! Sei stato tu a costruirle e renderle così! Come hai fatto? Cosa hai dovuto fare per ottenere quel risultato? Quelle serie di HIIT, quelle ripetute ALL OUT che ti facevano sentire il sapore del rame in bocca! Non ti giudico per quanto resisti in piedi, ma per quanto tempo impieghi a rialzarti.